Sono vari i ricordi che conservo di mio nonno, all’epoca tutti noi cugini ne avevamo una paura matta…..

L’ ”orco”, di cui ci immaginavamo cose tremende, dopo qualche anno, contento della mia decisione di prendere sul serio lo studio della musica e diventare violoncellista professionista, divenne mio Maestro di composizione, armonia, contrappunto etc, etc….

La velocità e la trasmissione dei suoi concetti tanto didattici come musicali era impressionante, era chiaro che non ero abituata ai suoi ritmi…

Prese coscienza di ciò e pazientemente mi riprese per mano durante il lungo cammino che mi aspettava da percorrere.

Gli esercizi e i bassi cifrati che mi dava come compito un giorno per l’altro erano moltissimi, a mala pena riuscivo a prepararne la metà. Dovevo portare avanti, durante il giorno, anche lo studio del liceo che stavo per finire.

Un giorno presa da grandi dubbi sulle quinte parallele (regola basilare per le sequenze armoniche), mi resi conto che l’insegnamento ricevuto dai professori avuti al Conservatorio, mi limitava e bloccava parecchio.

Allorché in preda ad un ostacolo più che altro frutto della mia immaginazione e della paura di farne una grossa davanti a lui, gli dissi:
“ ....ma questo non si può fare, ci sono due quinte parallele !!”
Lui mi rispose: -“Ma chi te l’ha detto che no si può fare?”
Continuai: ” Il professore di armonia del Conservatorio...”
In silenzio, completamente muto, prese di botto il mio quadernino dei compiti e scrisse a lettere giganti:
IN MUSICA SI PUÓ FARE TUTTO, L’IMPORTANTE E' NON ROMPERE LE PALLE !!!

Grande frase, che mi è servita e servirà per tutta la vita, che solo i veri musicisti come lui posso comprendere del tutto. Il sistema scolastico, i programmi standard e soprattutto l’ottusaggine di molti, considerati “grandi”, fanno ancora più importante e autentica la sua risposta.

Si sono creati tali schemi, che noi stessi siamo ora prigionieri del sistema, la libertà dell’espressione artistica nella sua grande varietà e fantasia che mi ha trasmesso grazie alle sue lezioni, mi ha fatto capire quello che veramente significa essere una vera musicista. Grazie Nonno!!

M° Elisabetta Renzi
Violoncellista e Docente
maggio 2014